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Boschera dai vini selvatici al nobile torchiato del Cansiglio

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Alle pendici del Cansiglio dai tempi dei Longobardi si produce un vino dalle uve selvatiche, un tempo spontanee, arrampicate sugli alberi e gradatamente addomesticate.

Scrisse Andrea Bacci nel 1596… “Quella parte di pianura che è bagnata dalla Livenza e si estende per 35 miglia verso Venezia volgendosi verso oriente e verso mezzogiorno, gode della esposizione continua al sole a alla brezza che le viene dal mare, ha in ogni parte poderi coltivati ed è qua e là seminata di belle viti che abbondano di vini comuni. Ma poi vi sono due valli amenissime: una verso Sacile, l’altra più prossima, detta Serravalle. Entrambe con città molto popolose, hanno ricevuto dalla natura il dono prezioso di produrre ottime uve e vini generosi.”